Aristotele

Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti i tempi. Si formò alla scuola di Platone e fu il più importante tra gli studenti dell'Accademia , dove entrò nel 367 a.C. a diciassette anni e in cui rimase fino all'età di trentasette. 
La sua ricerca si focalizza sulla conoscenza disinteressata della realtà e il compito assegnato alla filosofia muta: non più, come in Platone, quello di farsi scienza pratica, anzi di fondersi e confondersi con la vita stessa, al fine di riscattare gli uomini dall'ignoranza  e realizzare, nella società, l'ordine contemplato nella dimensione ideale, bensì quello di comprendere e descrivere l'unico mondo reale in cui l'uomo vive. Aristotele fondò nel 335 a.C. una nuova scuola, il Liceo, in un edificio che aveva preso in affitto fuori dalla città presso un bosco consacrato ad Apollo Licio (da cui deriva il nome). Benché l'organizzazione della nuova scuola non fosse molto diversa da quella dell'Accademia, tuttavia sembra che disponesse di materiale didattico decisamente più cospicuo: degna di rilievo, ad esempio, doveva essere la collezione di manoscritti che Aristotele aveva iniziato a radunare, dando origine a quella che può considerarsi la prima importante biblioteca della Grecia, dotata anche di una ragguardevole raccolta di carte geografiche e di un museo di storia naturale. Il fulcro dell'attività della scuola era costituito dall'insegnamento e dalla ricerca, in particolare l'indagine scientifica di carattere settoriale e specialistico. 
Nella prima fase della sua ricerca Aristotele redasse per un pubblico di lettori non specialistico alcuni testi, scritti in forma dialogica, che vengono definiti "essoterici" perché destinati al pubblico. Essi sono andati perduti, tranne qualche frammento. Ricordiamo alcuni dei titoli più significativi, di cui possiamo ricostruire i contenuti sulla base delle testimonianze in nostro possesso:
▪ Sulla filosofia : dedicava l'intera prima sezione a dimostrare che, fin dai tempi più antichi, l'obiettivo della filosofia era stato quello di interrogarsi sul perché del mondo e dell'esistenza delle cose;
▪︎ Protrettico : conteneva un invito a dedicarsi alla filosofia, cioè alla vita contemplativa, considerata il fine supremo dell'uomo e il fondamento della vita pratica.
▪︎ Eudemo: dedicato a Eudemo di Cipro, amico di Aristotele, questo dialogo voleva dimostrare, alla maniera di Platone, che la vera " patria " dell'uomo non è in questo mondo, reso impuro dal divenire e dai sensi, ma nell'altro, dove si può contemplare l'essere nella sua pienezza e purezza.
Sono giunte fino a noi, invece, le opere composte nella fase della maturità. Si tratta di saggi destinati a un uso interno della scuola, e pertanto denominati "esoterici". Essi erano rivolti a un pubblico ristretto, che li adoperava come completamento e integrazione della lezione del maestro.