Socrate e la cultura del dialogo

Socrate è una delle figure più significative dell'intera tradizione filosofica occidentale: egli, pur condividendo con la sofistica il nuovo interesse per l'uomo e per la parola, si distingue da essa per un'attenzione particolare nei confronti dei valori dell'interiorità e della ricerca della verità. Egli intende la filosofia come: ricerca incessante della verità, come dialogo critico fatto di domande e risposte brevi, e come stile di vita votato alla costante riflessione razionale. La ricerca della verità viene da lui interpretata come un'individuazione di conoscenze condivisibili e di valori comuni a cui uniformare la propria vita. Il dialogo critico è invece un metodo distinto in due fasi: l'ironia (fase negativa), con una riduzione all'assurdo delle tesi dell'avversario allo scopo di renderlo consapevole della propria ignoranza, e la maieutica (fase positiva), cioè l'arte di far partorire agli interlocutori verità scaturite da un esame interiore (da qui la famosa frase "conosci te stesso"). Per Socrate la virtù, unica e insegnabile, è la conoscenza: coincide quindi con l'utilizzo della ragione che consente di discernere ciò che è bene per sé stessi e per la comunità in determinate circostanze, e perciò illumina e guida l'azione degli uomini. Chi conosce il bene infatti non può commettere il male, e secondo Socrate il fine della filosofia è perciò la cura dell'anima.