La dottrina etica: l'anima, l'amore e la virtù

L'etica di Platone ha come temi centrali quelli dell'anima, dell'amore e della virtù. 

Per quanto riguarda l'anima egli sostiene che sia immortale e che abbia una struttura tripartita, e ognuna di queste tre parti corrisponda  a un tipo di comportamento: l'anima razionale corrisponde agli uomini saggi (in cui prevale la ragione), l'anima irascibile agli uomini guerrieri (in cui prevale il coraggio), e l'anima concupiscibile agli uomini comuni (in cui prevale il piacere dei sensi). 

L'amore è invece per il filosofo una divina follia che spinge l'anima a elevarsi dalla bellezza sensibile alla Bellezza ideale ed eterna. Essa rappresenta una forza mediatrice che spinge l'anima umana ad andare oltre il mondo sensibile e fisico, dirigendola verso il mondo del soprasensibile dove potrà fare l'esperienza della scienza e del sapere intellettuale per tuffarsi, infine, nel "grande mare" della Bellezza ideale e assoluta.

Infine la virtù consiste per Platone nella delineazione di una dottrina articolata e complessa del Bene. Secondo il filosofo vi sono quattro virtù fondamentali:

- la saggezza, che consente di ragionare e dominare la vita istintuale;

- il coraggio, che permette di lottare per far trionfare ciò che si ritiene giusto;

- la temperanza, che consente di contenere e moderare i piaceri e i desideri;

- la giustizia, che fa si che ogni parte dell'anima svolga la propria funzione.

Come si può comprendere, nella visione etica di Platone l'uomo virtuoso è colui che, come il filosofo, riesce a sollevarsi al di sopra della materialità per accedere al mondo dell'intelligibile, assimilandosi al divino da cui l'anima discende.