La logica

La logica aristotelica si fonda su tre principi comuni a ogni ragionamento e a ogni realtà: il principio di identità, di non contraddizione e del terzo escluso. Essa ha come oggetto la struttura del pensiero razionale che è in grado di cogliere la verità delle cose in virtù della corrispondenza tra logica e metafisica, pensiero ed essere. Infatti tra le forme del ragionamento scientifico e le forme dell'essere vi è un rapporto necessario, e un'affermazione è vera se rispecchia la realtà delle cose (la sostanza). Su tali basi Aristotele analizza: 
- i concetti, elementi che vengono uniti o disgiunti nelle proposizioni, cioè unità minime dotate di significato che esprimono l'essenza delle cose; 
- le proposizioni (dichiarative), frasi in cui affermiamo o neghiamo qualcosa di qualcos'altro, che possono essere:
▪︎universali affermative;
▪︎universali negative;
▪︎particolari affermative;
▪︎particolari negative;
- i ragionamenti (deduttivi) o sillogismi, costituiti da premesse universali da cui derivano conclusioni particolari. Essi possono essere validi ma falsi se l'inferenza è formalmente corretta ma le premesse sono false, validi e veri se l'inferenza è formalmente corretta e le premesse sono vere.